Come una contabilità ordinata e aggiornata può diventare la tua migliore alleata nella gestione dei tuoi numeri
Che in Italia esista un indiscutibile problema di eccessivo carico fiscale nessuno lo può negare, io in primis. Non mi sentirai mai dire, e nemmeno leggerai mai nei miei articoli, che “pagare le tasse è bello”. Assolutamente no!
Sono il primo a sostenere che le incongruenze tra le norme, gli adempimenti inutili, le trappole interpretative sono una vera e propria piaga al pari di quelle d’Egitto, quando ci si rapporta con il mondo dell’Agenzia delle Entrate.
Ogni santo giorno mi batto per spiegare che in Italia vige il “principio di colpevolezza”, sino a prova contraria. Accertamenti basati sul nulla. Interpretazioni di norme senza un minimo di buon senso. Sentenze delle Commissioni Tributarie che fanno accapponare la pelle.
Subito dopo, però, devo porre una domanda. Lamentarsi serve a risolvere i problemi quotidiani dell’imprenditore?
Dobbiamo essere sinceri, la risposta può solo essere No.
Perché da oltre trentacinque anni (se sommo anche la mia adolescenza perduta) non ho mai visto un miglioramento, ma sempre e solo peggioramenti quando si parla di Fisco.
Quindi fare il Don Chisciotte della situazione è del tutto inutile. Meglio quindi proporre soluzioni pratiche e concrete, anche se un po’ dolorose. L’Imprenditore non può passare il suo tempo a lamentarsi. Ha altro di meglio da fare. L’Imprenditore è colui che risolve problemi, non si lamenta e non cerca scorciatoie. L’imprenditore, degno di tal nome, analizza un problema e nel cercare la soluzione valuta attentamente i pro e contro delle opzioni disponibili.
Non sceglie sulla base di un azzardo, perché tutti fanno così o, peggio ancora, perché tanto “andrà bene”. Ha bisogno di una consulenza che lo aiuti a pianificare ogni singolo costo. Ma, non si capisce il perché, quando si parla di tasse (imposte volendo usare il termine corretto) si verifica una vera e propria amnesia, voluta, e si accantona il problema.
Un po’ come quando si ha un lieve dolore ai denti. Non si va dal dentista, per paura. Si preferisce aspettare quando ormai è troppo tardi e, oltre al male, si dovrà spendere tanti soldi. Ecco, quando si parla di Fisco si considera il commercialista come il dentista. Lo si evita.
Si accantona il problema sino al momento in cui, purtroppo, squilla il telefono e si sente la fatidica frase: il Modello F24 è pronto per il versamento. In quel momento è come se scoppiasse l’ascesso, in pratica il finimondo. Gli improperi, contro il commercialista, per averlo detto all’ultimo minuto, contro lo Stato, perché le tasse sono troppo alte, sono il minimo che possa accadere.
Ovviamente a quel punto è tardi e si può fare ben poco, per non dire nulla. Quindi che si fa? Si pone la solita domanda al commercialista: come possiamo pagare di meno? In quel preciso momento il Commercialista dovrebbe saper “camminare sulle acque” e compiere il miracolo.
Si attende che venga “rivelata” la tecnica super segreta, sicura e a prova di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Mi spiace, un commercialista serio non ti fornisce stratagemmi improvvisati.
Quante volte, in preda al panico, si inizia a parlare con il collega, l’amico o chissà chi e si sente una frase che più o meno recita: “Mio Cugino conosce uno che fa miracoli…”. Ecco tutti i tipi di trucchetti “border line”, compresi nella voce “Le Dritte del Cugino”, hanno lo stesso valore di una scritta sulla spiaggia. Alla prima onda (verifica fiscale) che giunge, non rimane traccia e se ne subiscono le conseguenze.
Infatti, in questa rubrica non vi proporrò mai “stratagemmi miracolosi”. Il mio contributo andrà invece in direzione opposta.
Nei miei articoli sarò infatti come il bravo dentista che, quando un paziente ha male ai denti, interviene il prima possibile con un’operazione che mette alla prova la sua sopportazione del dolore, evitando peggiori conseguenze dovute alla procrastinazione. Infatti il Problema Fisco va risolto prima di ritrovarsi in mezzo al deserto senza acqua, quando il rischio di rimanere vittima di un miraggio è altissimo.
Se fai una veloce ricerca su Wikipedia scoprirai che l’Oasi non è una semplice “pozza d’acqua”, ma qualcosa di molto più rigoglioso e strutturato. Un vero e proprio ecosistema composto da vari elementi integrati che co-esistono e in qualche modo “collaborano” per la sopravvivenza dell’intera oasi.
Ma cosa si può fare per non arrivare sempre tardi? La risposta, più ovvia, più scontata e anche meno considerata è: Pianificare Prima!
Non sono un veggente ma data l’esperienza che ho maturato in tanti anni di obiezioni postemi da clienti e colleghi, immagino cosa puoi pensare in proposito: non si possono pianificare prima le imposte perché sono troppe le variabili.
Certo è infinita la lista delle deduzioni. (Pensiamo ai contributi INPS pagati dall’Imprenditore), delle detrazioni (pensiamo a eventuali spese di ristrutturazione) e quindi diventa impossibile farlo in maniera precisa e preventiva.
Questa è la più classica risposta, o meglio la scusa, che sento dare.
Ma, come dicevo, l’Imprenditore è colui che risolve problemi, non si lamenta e non cerca scorciatoie. L’imprenditore, che si definisce tale, analizza un problema e nel cercare la soluzione valuta attentamente i pro e contro delle opzioni disponibili.
Ne consegue che, come insegna anche uno dei padri del marketing Al Ries, là dove la concorrenza va in blocco in una direzione, tu devi andare dalla parte opposta. Anche se può sembrare assurdo e illogico.
Quindi, ora andiamo sul pratico e immaginiamo un caso particolare significativo. Sgombra la mente dai pregiudizi e per comodità dimentica tutte le norme. Sarà più facile ragionare.
Immagina di avere un socio che fa più danni che utili quando varca la soglia dell’azienda. Appena entra mette in subbuglio tutti quanti. Ha sempre ragione lui. Crea paure, ansie, agitazioni, preoccupazioni. Blocca il lavoro. Interrompe ogni singola operazione e ti porta all’esasperazione ogni qualvolta apre bocca. Stai visualizzando la situazione? Bene, ora la peggioro ulteriormente.
Come se non bastasse, non puoi buttarlo fuori questa persona “tossica” dalla tua Azienda. Per un vincolo che non si può sciogliere, sei costretto a tenerlo socio. Non hai scampo. Ti dice chiaramente che, se non gli darai il 50% dell’utile dell’Azienda, verrà ogni giorno a disturbarti, mettendoti ogni genere di “bastone tra le ruote”. E lo farà anche se tu cambierai settore di attività. Lui è tuo socio a vita. Ti è chiara la catena con tanto di palla al piede?
Che fai? Continui a lamentarti o ti impegni a trovare una soluzione che ti permette di lavorare e guadagnare tenendo lontano questo rompiscatole di socio? Quanto ti è utile continuare a sprecare tempo a lamentarti contro la vita ingiusta?
A nulla. Meglio allora trovare una strada alternativa. Ti sottopongo due possibili opzioni:
- Chiudi e cerchi un lavoro in un call center
- Pianifichi sin nei minimi dettagli per mezzo di un’attenta analisi
Se hai scelto la prima strada credo non vi sia altro da aggiungere, non posso aiutarti in alcun modo.
Mentre, se scegli la seconda, ti attende un lungo percorso che inizia dal bel mezzo del deserto, dall’assenza di dati e di pianificazione, per giungere all’oasi, cioè una contabilità ordinata e aggiornata in grado di diventare la tua migliore alleata nella gestione dei tuoi numeri. Come?
Ti serve una bussola che, perfezionata articolo dopo articolo, ti permetterà di raggiungere questa agognata meta.
Ti attendo il prossimo mese per compiere i primi passi. Buon lavoro!
Oscar “Jack” Giacoletto
OSCAR GIACOLETTO – Oscar Giacoletto (conosciuto anche come Oscar Jack) è titolare di uno Studio di commercialisti in provincia di Torino. Fieramente anticonvenzionale, raramente lo si vede in giacca e cravatta. Invece di mantenere le distanze solo perché appartenente all’Albo, a cui è iscritto sin dal 1996, preferisce essere considerato come persona vicina all’Imprenditore. Di fatto però, sin dall’adolescenza, frequenta l’ufficio del fratello durante le vacanze e i weekend, acquisendo un’esperienza sul campo che va ben oltre il minimo richiesto per accedere alla professione.
Dopo anni di faticosa vita da “Conta fagioli” (commercialista) senza grosse gratificazioni, rimane folgorato dal pensiero del guru del marketing Al Ries, del quale applica i principi cardine anche al “Mondo Fisco”.
Contattalo all’indirizzo e-mail: giacoletto@giacoletto.it